Conguaglio fiscale e nuovo CUD

Con l’accorpamento dei vari istituti di previdenza nell’ormai noto “super Inps”, come voluto dall’esecutivo Monti, tutte le varie prestazioni effettuate dagli istituti convoglieranno in un’unica certificazione fiscale, il CUD 2013, determinando quindi il conguaglio fiscale.

Nei confronti di coloro i quali è stato accertato, infatti, un debito fiscale, sarà trattenuto dalla pensione di marzo quanto dovuto in un’unica soluzione, sul trattamento pensionistico di maggior importo.  Soltanto chi rientra nelle fasce particolari, ovvero chi non percepisce un reddito superiore ai 18mila euro annui, si vedrà l’importo dovuto rateizzato, secondo la normativa vigente in merito, per un massimo di 1/5 del totale della propria pensione.

Il numero limite di rate è stato fissato a 10, entro le quali non verranno applicati interessi; in alternativa si dovrà pagare qualcosa in più, sempre se l’importo del conguaglio supera i 100€, e se il pensionato rientra nelle caratteristiche sopra indicate che danno diritto alla rateizzazione.

Quest’ultima verrà applicata anche ai pensionati che, con un reddito superiore ai 18mila euro, non potranno comunque pagare per intero il debito d’imposta con un prelievo sul cedolino di marzo; per chi percepisce più di 1.238,58 euro al mese di pensione, verranno erogati i cedolini successivi a 990,86 euro per i mesi necessari al pagamento del debito dovuto.

Chi invece percepisce 1.238,58 euro mensili precisi o meno, si vedrà applicata la cessione del quinto fin quando non verrà estinto il conguaglio, che rateizzato, farà scattare degli interessi pari allo 0,5% al mese.

Particolari regolamentazioni sono state redatte per chi non riuscirà a pagare il debito, in caso di decesso del titolare della pensione o per particolari trattamenti previdenziali; per questi ultimi casi vi consigliamo di consultare il sito Inps o di recarsi direttamente nella sede più vicina di persona.