A seguito dell’accorpamento degli Istituti di Previdenza, (Inpdap/Enpals), come voluto dalla recente normativa emanata dall’esecutivo Monti, è cambiato il regolamento per la rateazione dei debiti contributivi.
In sostanza, chi aveva dei debiti con uno o più di un Istituto di Previdenza, potrà pagarli a rate dilazionate tutti insieme, per un massimo di 24 mesilità. La possibilità è valida per qualsiasi tipologia di debito, ed anche per eventuali sanzioni.
Il contribuente si impegnerà a dichiarare il totale dovuto ai vari istituti, sommandolo e lo dovrà pagare poi in maniera rateizzata in 24 mesi, o più, in alcune circostanze, previa approvazione della stessa Inps.
Questa sorta di “semi-condono” obbligherà però il contribuente a procedere al saldo puntuale delle rate, ed a non impugnare qualsiasi tipologia di somma dovuta, fattura o saldo, in sede civile.
Inoltre, se per più di due rate consecutive non verrà effettuato il pagamento, l’accorpamento del tutto e la dilazione del debito decadrà automaticamente, facendo scattare le consuete procedure di recupero crediti.
Per accedere a questa iniziativa, entrata in vigore dal 12 Luglio di quest’anno, occorre compilare e presentare la domanda all’Inps.
Entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, l’Inps valuterà la richiesta e deciderà se dare la possibilità o meno di procedere alla rateazione.
In caso di esito affermativo, appositamente comunicato, si potrà procedere poi al saldo della prima rata e via via tutte le altre, fino alla completa estinzione del debito.