Pensioni: il 52% sono pagate dall’Erario

PensioniDal recente rapporto sul sistema previdenziale italiano, del quale abbiamo già parlato su questo sito, emerge che ben 8,55 milioni di persone ricevono trattamenti previdenziali non coperti dai contributi. Questi quindi pesano sulle casse pubbliche, e si stima lo facciano per circa 90 miliardi di euro, a fronte di una spesa pensionistica complessiva di 214 miliardi.

Mentre il Ministro del Lavoro Poletti ribadisce che “il governo Renzi ha deciso di non procedere alla riduzione delle pensioni superiori a 2mila euro”, come invece proposto dal presidente dell’Inps Tito Boeri, il rapporto mette in luce che il sistema previdenziale italiano si regge sempre più sulla fiscalità generale.

Oltre 3,6 milioni di persone beneficiano di integrazioni al minimo, e oltre un milione hanno della “maggiorazioni sociali”. Sono poi 835.000 quelli che ottengono pensioni sociali, in quanto non sono riusciti a versare almeno 15 anni di contributi.

Altro dato molto interessante, è quello che, a fronte di una spesa pensionistica complessiva di 214,56 miliardi di euro nel 2013, il disavanzo di gestione è stato nel complesso di 25,36 miliardi soprattutto a causa del buco dell’ex Inpdap.

Le pensioni più alte nel nostro Paese, al momento, sono quelle dei notai, che si attestano su 75.690 euro all’anno, seguite dalle pensioni dei giornalisti con 57.510 euro medi annuali, dei dirigenti aziendali, con 49.920 e del personale di volo di Alitalia, con una media di 46.950 euro. Da segnalare infine il costante calo del numero delle pensioni di invalidità scese in 5 anni di oltre il 16%.