Spending Review, oltre 7000 dipendenti statali a rischio

Il provvedimento denominato “Spending Review” varato dall’esecutivo Monti e condiviso da tutte le forze parlamentari proprio qualche anno fa, sta facendo registrare i primi effetti concreti e netti, questa volta nel comparto lavoro.

A soffrire sarà infatti il settore statale, che subirà un taglio di circa 7000 dipendenti pubblici, indicati come “di esubero”.

I tagli saranno principalmente concentrati nel settore Inps per quasi 3mila unità, visto che con l’accorpamento di tutti gli istituti previdenziali al cosiddetto Super Inps, è necessaria una profonda riorganizzazione per garantire l’efficienza più totale e la possibilità di pagare regolarmente gli iscritti.

Non saranno comunque indenni neanche i ministeri, che subiranno nel complesso anch’essi 3mila tagli, che dovranno essere adeguatamente gestiti, per evitare problemi di personale.

I rimanenti tagli riguarderanno gli enti pubblici non economici (Istat, Aci, CNR), che completeranno così il totale amaro di settemila dipendenti pubblici.

Per la stragrande maggioranza dei soggetti che appunto risultano in esubero,  sarà previsto il pensionamento anticipato, se questi ultimi abbiano maturato i requisiti per andare in pensione, considerando la normativa precedente alla legge Fornero. Per altri sarà prevista la mobilità ed il trasferimento presso altri uffici che necessitano di personale.

Chi deciderà di non accettare eventuali provvedimenti simili dovrà far fronte a delle penalità dal punto di vista pecuniario, particolarmente complesse ed importanti in alcune situazioni, che riducono fino al 50% lo stipendio.