Allarme pensioni, Inps insolvente a causa dell’Inpdap

Da qualche giorno è scattato l’allarme pensioni dovuto al buco Inpdap che ora pesa non poco direttamente sull’Inps, ma come ha avuto origine tutto ciò?

La storia risale a diversi anni fa, precisamente al 2007,  quando al Governo c’era Prodi e  ministro dell’Economia era il professor Tommaso Padoa­Schioppa, mentre il ministro del Lavoro era Cesare Damiano.

Il disavanzo di gestione dell’ex Inpdap, attualmente è sul groppone dell’Inps, con un peso sul bilancio di quest’ultima, che nel giro di pochi anni  potrebbe arrivare a dilapidare,  e quindi  azzerare, il  patrimonio netto dell’istituto nazionale di previdenza sociale.

Dunque,  non solo il blocco del turn over nella Pubblica Amministrazione che c’è stato negli ultimi anni ma anche questa norma che,  appunto  nel 2007,  ha praticamente trasformato in anticipazioni di Tesoreria, quindi debiti che l’ente ha verso lo Stato,  gli iniziali trasferimenti, ovvero i crediti Inpdap verso lo stesso Stato, che erano stati decretati dalla legge Dini.

Questa legge, datata 1995, fu fatta per dare la copertura allo stock di pensioni degli statali, nel momento in cui fu creata la loro cassa di previdenza. Cerchiamo di  fare velocemente chiarezza,  per capire bene come siamo arrivati a tutto questo.

Prima della legge Dini,  le Amministrazioni dello Stato incassavano solamente la quota di contribuzione da parte dei dipendenti, così poi da poter dare loro, al termine del servizio, il trattamento pensionistico.

Con l’istituzione della Gestione pensionistica degli statali, presso l’Inpdap, le amministrazioni si sono trovare costrette a versare all’ente la loro  quota,  come datori di  lavoro.  Nel 1996 lo Stato trasferì 14mila miliardi di vecchie lire all’Inpdap che si prendeva a carico il servizio.

Lo stanziamento fu trasformato in anticipazioni, come detto prima, e alleggerì di qualche miliardo di euro il debito del bilancio dello Stato agli occhi di Bruxlles. Alla luce di ciò, ora è più chiaro anche l’allarme lanciato da Mastrapasqua, presidente del SuperInps, che ha dichiarato che il bilancio dell’Inps, non è sicuramente roseo, come appare dal di fuori.

E tutto questo perchè il disavanzo che è stato portato all’interno dalla fusione con l’Inpdap, ha tirato dentro anche tutte le problematiche  ereditate dallo Stato e dall’ultimo governo di centro­sinistra.

E’ inutile pensare di risolvere tutto con l’unificazione, anche perchè questo buco presente nel bilancio dell’Inpdap non sparirà magicamente.