Come funziona la nuova moratoria ABI sui mutui

L’Abi ha comunicato che fino al prossimo 31 luglio 2018 è in vigore la moratoria di 12 mesi che consente a tutte le famiglie in difficoltà economica di non pagare alle banche creditrici la quota capitale dei propri mutui in corso di ammortamento. La notizia è stata ufficializzata dopo la firma di un accordo con le associazioni dei consumatori e degli utenti dei servizi finanziari in relazione alla “sospensione della quota capitale dei crediti alle famiglie”, che disciplina appunto la previsione di rinviare la quota capitale del finanziamento. Ma in che modo?

Il comunicato ABI rammenta che entro il 31 luglio 2018 le famiglie interessate potranno domandare alla propria banca la sospensione, per 12 mesi, del pagamento della sola quota capitale (quella interessi continuerà invece ad essere addebitata), purché per finanziamenti che abbiano una durata superiore ai 24 mesi.

È inoltre necessario che i consumatori che ricorrono a questo strumento vertano in condizioni di effettiva difficoltà economica, sancita dal verificarsi – nei 2 anni precedenti la presentazione della richiesta di sospensione – di ipotesi quali:

  • la perdita involontaria del proprio posto di lavoro a tempo determinato o indeterminato;
  • il decesso;
  • un handicap grave o una condizione di non autosufficienza;
  • una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per un periodo pari ad almeno 30 giorni, anche in attesa dell’emanazione di provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito (ad es. Cig, Cigs, i cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga, ecc.).

Ricordiamo inoltre che – stando ai dati forniti dall’ABI – fino al mese di ottobre 2017 avevano aderito alla moratoria già 16.642 famiglie, sospendendo rate per complessivi 475 milioni di euro. Le domande per la sospensione delle rate dei finanziamenti al consumo si sono concentrate soprattutto nel Sud e Isole (41,3%), davanti al Nord (35,7%) e al Centro (23%), mentre per i mutui l’attenzione è stata recepita soprattutto al Nord (49,3%), davanti al Centro (26,4%) e alle isole (24,3%).