Definiti gli assegni ex-Inpdap

Pensioni: sono stati definiti gli assegni ex-Inpdap, calcolati da gennaio con la sola quota retributiva, in attesa delle nuove regole che applichino in pieno le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità.

I pensionati ex-Inpdap riceveranno le certificazioni delle pensioni del 2015 senza il conteggio della quota contributiva maturata a decorrere dal 2012, a comunicarlo è stata l’Inps, nella quale l’Inpdap, come noto è confluito.

In particolare, il messaggio 2200/2015 dell’ente previdenziale, si riferisce all’applicazione della norma inserita nell’ultima Legge di Stabilità, varata dal Governo Renzi. In base a questa norma, l’importo totale della pensione non può mai superare quello che risulterebbe dal calcolo effettuato con il sistema retributivo. In sostanza quindi si pone un tetto massimo all’assegno mensile per gli ex dipendenti pubblici.

L’idea è chiara, ovvero contrastare l’odiato fenomeno delle cosiddette pensioni d’oro, quelle di coloro che, avendo 40 anni di contributi o più, hanno deciso di restare al lavoro anche dopo i 70 anni di età e, per effetto della contestata Riforma Fornero, calcolavano la quota maturata a partire dal gennaio 2011 con il sistema contributivo, mentre la parte rimanente della pensione con quello retributivo.

Alcuni dirigenti pubblici ex-Inpdap con questo sistema guadagnavano molto di più di quello che sarebbe stato loro dovuto, ovvero l’80% dell’ultima retribuzione percepita. Al momento però, questa novità è ancora bloccata, in mancanza di indicazioni procedurali chiare, che consentano di applicare la legge, e rendere quindi pienamente operativo il nuovo calcolo.