Riforma delle pensioni Inpdap

Con la circolare n.8381 l’Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione, ha ufficialmente comunicato le modalità pensionistiche e tutte le istruzioni in materia, al fine di fare chiarezza dopo l’approvazione della riforma “Fornero” che entrerà in vigore, a partire dall’anno corrente.

Coloro i quali che entro il 31 Dicembre hanno maturato tutti i requisiti previsti per andare in pensione, che siano limiti di età o anni di servizio, sono obbligati ad andare in pensione dall’Amministrazione, ovviamente rispecchiando quello che era il vecchio ordinamento normativo, che prevedeva i vari sistemi contributivi e retributivi ed i vecchi limiti.

A partire invece dal primo Gennaio dell’anno in corso, tutti i lavoratori saranno ufficialmente soggetti alla revisione introdotta dalla nuova riforma, che elimina la massima anzianità contributiva, estendendo a tutti il sistema contributivo, a discapito, appunto, di quello retributivo.

Coloro i quali decideranno di rimanere forzatamente a lavoro (periodo 2011), pur avendo raggiunto tutti i limiti per l’entrata in pensione, riceveranno l’applicazione della media ponderata. Inoltre è chiaro che con l’applicazione della nuova riforma, salgono i limiti di età ed i requisiti richiesti per la pensione, poiché infatti non sarà più possibile effettuare il  doppio calcolo per le pensioni determinate con oltre 40 anni di contributi.

Novità arrivano anche nel campo del “Trattamento di Fine Rapporto”, il famoso TFR, che ovviamente, se rientrante nei limiti e nelle modalità previste dalla normativa, in particolare per quel che riguarda il raggiungimento del limite previsto dall’ordinamento di appartenenza, secondo le nuove direttive verrà liquidato circa 6 mesi dopo la data di cessazione del servizio, ed in caso che il diritto stesso sia stato maturato entro il 12 Agosto 2011, entro 105 giorni.