Novità pensioni anzianità e vecchiaia, Boeri denuncia pensioni INPDAP gonfiate

Tito Boeri continua nel suo percorso di rinnovamento dell’Inps e dell’ex-Inpdap, che come noto sono ormai un unico ente previdenziale. Nel centro del mirino, in particolare, nell’ultimo periodo c’è stato il Fondo speciale destinato ai dirigenti ex-Inpdap, che ha fatto emergere preoccupanti situazioni di disuguaglianza sociale e anomalia nel trattamento economico e nell’applicazione delle regole, con disposizione nettamente squilibrate che hanno senza dubbio contribuito in modo rilevante anche alla crescita del disavanzo Inpdap.

Per capire meglio di cosa si parla, facciamo un rapido esempio: un dirigente dell’ex-Inpdap, congedato nel 1990 a 58 anni, con un assegno mensile, al momento della pensione, di 3.585 euro, oggi nel 2015, si trova ad avere una pensione di circa 1.521 euro (lordi) più alta di quella che dovrebbe avere se si fossero applicate alla lettera le regole contributive. Boeri sta quindi lavorando affinché anche queste pensioni si calcolino sulla base dei contributi versati, avendo così le medesime regole per tutti i lavoratori.

Intanto, è pronto anche il decreto che di fatto sblocca le risorse utili al sostegno dell’operazione mobilità nel pubblico impiego. Si tratta un primo importante passo per mettere in moto i trasferimenti di personale da un’amministrazione pubblica all’altra, rendendo così il nostro paese più flessibile e dinamico.

C’è ancora molto da fare invece sul fronte delle cosiddette tabelle di equiparazione, uno strumento strategico che permette di mettere in relazione le retribuzioni in base all’inquadramento del personale. Ma siamo ceri di Boeri spingerà anche su questo fronte, e presto avremo altre novità da comunicarvi.